Modelli di valutazione della biomassa radicale di popolamenti forestali
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Viene effettuato un confronto fra due diversi metodi di stima della biomassa radicale di popolamenti arborei a partire da variabili dendrometriche comunemente rilevate negli inventari forestali. La base dati utilizzata è costituita da un set di 264 osservazioni reperite in letteratura, da cui è stato possibile costruire un insieme omogeneo di 180 record contenenti tutte le variabili considerate (età, area basimetrica, densità, biomassa epigea e biomassa ipogea). I risultati ottenuti con i metodi classici della regressione (forward stepwise multiple regression) sono paragonati a quelli provenienti dall’applicazione di stimatori neurali, previa suddivisione in due gruppi (conifere e latifoglie). Un’ulteriore suddivisione casuale delle osservazioni ha portato ad identificare un set per la costruzione dei modelli ed uno per saggiarne la capacità predittiva; quest’ultimo conteneva il 20 ed il 27% circa dei record rispettivamente per conifere e latifoglie. Le possibilità di interpretare le relazioni fra le variabili e di stimare le biomasse a partire dai caratteri dendrometrici dei popolamenti sono praticamente identiche nei due approcci. Lo stimatore neurale presenta tuttavia un miglior grado di accuratezza delle predizioni, ma in ogni caso l’incertezza ad esse associata rimane rilevante: l’errore standard delle stime non scende mai al di sotto del 28% della media per la biomassa ipogea e sfiora il 25% per quella epigea. Il rapporto tra le due componenti della biomassa è risultato di 0.24 senza alcuna differenziazione tra conifere e latifoglie.