L'apprendimento organizzativo: un'analisi dello sviluppo paradigmatico

Sul tema dell’apprendimento organizzativo si sta concentrando l’attenzione di un nuovo genere di studiosi, in parte gli stessi che gia hanno affrontato con successi, imprevedibili negli anni passati, il problema dell’apprendimento degli organismi viventi. Il fatto che molti scienziati provengono da diversi settori, in cui e diviso lo scibile umano, agevola l’identificazione del fine delle loro ricerche sull’apprendimento nella progressiva, ma metodica, costruzione di una vera e propria "gestione della conoscenza". Lo studio, attraverso una metodologia di ricerca di tipo descrittivo, si propone di analizzare la letteratura esistente e di accertare gli effettivi risultati delle ricerche in itinere al fine di poter aprire nuove prospettive sulle nostre attivita mentali, sulla nostra intelligenza, il nostro pensiero e l’apprendimento. Se si vogliono dare delle risposte sul perche gli individui, con il loro patrimonio informativo, rappresentano l’asset strategico del successo delle organizzazioni, bisogna guardare a fondo dietro le quinte delle imprese, conoscerne fino in fondo la struttura e le funzioni, fin nei minimi particolari. Sono proprio queste cognizioni sulla varieta informativa ad essersi formate, negli ultimi anni, sulla base dei vari output della ricerca scientifica. Molto rimane allo stato di ipotesi e poche sono le cose accertate. Da questo poco, pero, e gia possibile trarre delle conseguenze che permettono di confutare o almeno porre in una nuova luce alcune delle idee correnti sui processi dell’apprendimento organizzativo.

[1]  W. Ashby,et al.  An Introduction to Cybernetics , 1957 .

[2]  Daniel Kahneman,et al.  Availability: A heuristic for judging frequency and probability , 1973 .

[3]  D. Kolb Management and the Learning Process , 1976 .

[4]  Donald A. Schön,et al.  Organizational Learning: A Theory Of Action Perspective , 1978 .

[5]  B. Hedberg How Organizations Learn and Unlearn , 1981 .

[6]  R. Daft,et al.  Toward a Model of Organizations as Interpretation Systems , 1984 .

[7]  M. Quaranta,et al.  Scritti di filosofia , 1987 .

[8]  M. Ceruti,et al.  Sistemi che osservano , 1987 .

[9]  Mark Dodgson,et al.  Technology Learning, Technology Strategy and Competitive Pressures , 1991 .

[10]  G. Huber Organizational Learning: The Contributing Processes and the Literatures , 1991 .

[11]  Michel Audet,et al.  MAPPING OF AN IDIOSYNCRATIC SCHEMA , 1992 .

[12]  S. Sutherland Irrationality: The Enemy Within , 1992 .

[13]  I. Nonaka,et al.  The Knowledge Creating Company , 2008 .

[14]  Stefano Paraboschi,et al.  Basi di dati - Concetti, linguaggi e architetture , 1996 .

[15]  Sergio Vaccà Le differenze socio-culturali ed istituzionali nello sviluppo delle imprese: il ruolo del capitale immateriale e del capitale umano , 1997 .

[16]  Lorne Olfman,et al.  Organizational Memory , 1998, Proceedings of the Thirty-First Hawaii International Conference on System Sciences.

[17]  M. Boisot Knowledge Assets: Securing Competitive Advantage in the Information Economy , 1998 .

[18]  Franco Malerba,et al.  Knowledge, innovative activities and industrial evolution , 2000 .

[19]  C. Fiorentini,et al.  Il senso delle cose , 2002 .

[20]  D. Parisi La nuova scienza della mente , 2003 .

[21]  G. Golinelli,et al.  L'approccio sistemico vitale. Verso la scientificazione dell'azione di governo , 2008 .

[22]  B. Croce Filosofia Della Pratica, Economica ed Etica , 2009 .

[23]  Luciano Pilotti,et al.  Learning and innovation by networking within the Italian industrial districts: the development of an explorative analytical model , 2011 .

[24]  E. Colombo Hegel e i "Primi princìpi metafisici della scienza della natura" , 2014 .