Gli Anfipodi delle acque sotterranee italiane
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SANDRO RUFFO (Museo Civico di Storia Naturale, Verona) Gli Anfipodi delle acque sotterranee italiane q‘ 1. PREMESSA G11 Anfipodi considerati nella presente rassegna comprendono non soltanto 1e specie cavernicole, viventi nelle acque dei sistemi carsici, ma anche quelle delle acque freaticthe ed interstiziali. L’a1n- biente acquatico sotterraneo Viene percio qui inteso nel senso pifi ampio possibile, essendo ormai conosciuto che esiste una possibilita di interscambi faunistici tra Yambiente acquatico cavernicolo, in senso stretto, e quello freatico ed interstiziale. E’ inoltre ben noto quale ruolo abbia 1’ambiente interstiziale, soprattutto quello litorale, come via di colonizzazione delle acque sotterranee continentali da parte di organisrni marini. Cio non vuol dire, sia ben chiaro, che non esistano differenze di popolamento tra le acque sotterranee dei sisterni carsici e quelle freatiche ed interstiziali. Ho avuto altre volte occasione di segnalare (Ruffo, 1973) come sia possibile riconoscere, talora nel medesimo genere (ad esernpio in Bogidiella), tipi morfo- logici differenti, legati ad habitat diversi: quello cavernicolo, dei corsi d’acqua e dei bacini idrici esistenti nei sistemi carsici, e queflo mesopsamlnico — interstiziale proprio delle acque che imbe- vono i substrati mobili (ghiaie e sabbie). Per quanto riguarda la fauna italiana tale fenomeno e chiara— mente verificabile nei Nip/mrgus e sara messo in evidenza pifi avanti, quando si trattera di questo genere. Dalla presente rassegna ho creduto opportune escludere le specie mesopsammiche strettamente Iegate aH’ambier1te rnarino come, ad esempio: Melira mzlesi S. Kararnan, Melita bzzllcz G. Karaman, (“q') Studi. Sui Crostacei Anfipodi, XCIII